mercoledì 24 luglio 2013

Jacinto Arauz: fra Radio, saline e pampa!


di Cecilia Doering
Cercherò di racchiudere in “poche” righe tutte le avventure/emozioni di questi ultimi due giorni. Ieri mattina (22.07.13) la tranquillita’ ci ha dato il benvenuto insieme alla bella colazione sostanziosa (sempre a base di dulce de leche). Non sapevamo esattamente cosa ci aspettava, ma alle 10.45 io (Cecilia), Camilla e Stevo ci trovammo dietro ad un vetro ad “hablare in Castesciano” per la radio locale. Nonostante il freddo gelido, trasudavamo tutto il té appena bevuto.
Finita la tranquillissima ma imbarazzantissima intervista, ci trovammo, come per miracolo, nella sala del concistoro di Jacinto Arauz a mangiare un pranzetto “leggero” (pane, mayonese, pomodori e mega cotolette impanate). Al fine di questo “pranzetto leggero” il gruppo de Laprida apparve, aggiungendosi a noi nel viaggio verso la salina. Una Jeep ci ha caricati e un simpatico ometto ci ha accompagnati ai 60 km/h sulle strade sterrata della Pampa (tengo sottolineare che 5 minuti prima avevamo finito il “leggero pranzetto”).

Le saline ci apparvero come delle montagne di pura neve fresca accompagnate da un enorme specchio d’acqua. Brevemente ci fu spiegata la storia e il ciclo della produzione del sale. Ci trovavamo a 0 metri sul livello del mare, dove la terra é ricca di sali minerali, soprattutto di cloruro di sodio. L’acqua che si posa su questa terra, assorbe tutti i minerali cosí che quando l’acqua evapora, rimane uno strato di alcuni centimetri di puro sale. Alcuni macchinari raccolgono questo sale “immagazzinandolo” in enormi montagne a cielo aperto.
Il viaggio sulla bella Jeep continuava nella Pampa alla scopreta di vecchi villaggi e chiesette abbandonate e dimenticate nelle infinite distese di questa regione.
La serata fu animata dal gruppo Preadolescenti e Adolescenti del paese, che ci offrirono una buona cena a base di pollo e patate, muy bueno!

Quest’oggi (23.07.13) si accese con un’altra ottima e sonstanziosa colazione (quanto mi mancheranno queste colazioni...). Oggi era la giornata in cui noi italiani facevamo il viaggio nel tempo dei valdesi in questa zona. Mabel, membra del concistoro, ci ha fatto da guida portandoci come prima tappa nella Chiesa Valdese di Colonia Bidou, utilizzata l’ultima volta nel 2006. La seconda tappa era San Martin, dove abbiamo visitato prima il piccolo ma sostanzioso museo di “Aldo Pato Hernando” e poi il tempio Valdese locale (dove naturalmente fummo accolti con una bella merenda pre-pranzo).
Alle 14 siamo tornati a casa per mangiare pranzo dalla nostra carissima, gentilissima e apertissima famiglia ospitante che ci ha nutriti con un pranzo stile Natale.
Per la prima volta siamo riusciti a fare una sottospecie di siesta alquanto rigenerativa per poi ripartire alla scoperta de El Triangulo e Villa Iris.
Merende, chiacchierate, presentazioni e tramonti mozzafiato ci hanno accompagnati verso la fine di questo nostro settimo giorno dall’altra parte del mondo (Argentina).

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