mercoledì 24 luglio 2013

Racconti da La Paz

Gruppo norte, mercoledì 24 luglio

Fiammetta e Damilola
La mattina di mercoledì ci siamo alzati come ogni mattina pieni di forze, ma per la prima volta poco preparati a quello che avremmo visto e ignari del fatto che ci avrebbe riempito di emozioni e sentimenti che difficilmente scorderemo. 
Dapprima abbiamo visitato l'ospedale di La Paz, riflesso di tanti anni di una politica scorretta e disequilibrata. I muri scalcinati, la mancanza di attrezzatura adeguata e il freddo all'interno della struttura hanno fatto da cornice ai fatti riportati dai medici e dal direttore della struttura stessa. Questi ci hanno spiegato come l'ospedale stesso vada avanti anche grazie al lavoro volontario e all'insistenza delle autorità responsabili che ogni settimana si recano a Santa Fè chiedendo un aumento delle risorse a cui hanno diritto, poiche' queste non sono sufficienti. Dopo aver visitato alcuni reparti, il gruppo si e' preso una pausa andando a visitare una delle attrazioni maggiori di La Paz: le terme. 
Ovviamente il gruppo ne ha approfittato per riprendere un po' le forze e accumulare un po' di calore concedendosi un bagno prima di ri-immergersi nel programma dello scambio che prevedeva la visita alla "Escuelita biblica" organizzata dalla Chiesa valdese di La Paz nel quartiere de la Milagrosa. Ci avevano chiesto di preparare dei giochi per intrattenere i bambini e senza troppe preoccupazioni ci siamo recati sul luogo felici di lavorare con loro. Quello che abbiamo trovato pero' era molto piu' grande di quello che avremmo mai pensato: la Milagrosa e' un "barrio" molto povero di La Paz in cui le persone vivono completamente abbandonate dal governo argentino, in condizioni precarie e dove i ruscelli sono ormai discariche a cielo aperto, come purtroppo in molte zone dell'Argentina, come abbiamo potuto constatare finora. Nonostante cio' abbiamo colto l'occasione per condividere un momento di gioco e di merenda in questo luogo cosi' difficile e diverso dalle nostre periferie, in cui ci e' sembrata piu' importante che mai la presenza e la testimonianza della Chiesa Valdese."

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